Indovina il libro!
Ciao! Come va? Come sapete già ogni mese si svolge una sfida del torneo maschi contro femmine di "Italiano che passione" e, questo mese io e la mia classe, la 2°A, abbiamo partecipato alla prova degli incipit...

La sfida consiste nell'indovinare il titolo di un libro attraverso l'incipit, ovvero il suo inizio. Come sempre le ragazze vincono schiacciando letteralmente i maschi con un punteggio di 22 punti a 17 e, siccome la sfida è stata davvero divertente e interessante, abbiamo deciso di proporvi alcuni di questi incipit.
A questo punto non vi rimane altro che tentare di indovinare il titolo di ciascuno di questi racconti... BUONA FORTUNA!!!
Motta e Richi
Un tempo lontano, quando
avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, intitolato "Storie
vissute della natura", vidi un magnifico disegno. Rappresentava un serpente boa
nell'atto di inghiottire un animale. Eccovi la copia del disegno. C'era
scritto: "I boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla. Dopo di
che non riescono più a muoversi e dormono durante i sei mesi che la digestione
richiede". Meditai a lungo sulle avventure della giungla. E a mia volta riuscii
a tracciare il mio primo disegno. Il mio disegno numero uno. Era così:...
Tutti i bambini crescono, tranne uno. Lo sanno presto che cresceranno e Wendy lo seppe a questo modo. Un giorno, quando aveva due anni, giocando in un giardino, colse un fiore e lo portò di corsa a sua madre. C'è da immaginare che la bambina, in quell'atteggiamento, sembrasse deliziosa poiché la signora Darling appoggiò le mani al cuore ed esclamò: "Oh, perché non puoi restare così per sempre?"
Mr e Mrs Dursley, di
Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano
perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui
aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché
sciocchezze del genere proprio non le approvavano. Mr. Dursley era direttore di
una ditta di nome Gunnings, che fabbricava trapani. Era un uomo corpulento,
nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi. Mrs. Dursley era
magra, bionda, e con un collo quasi due volte più lungo del normale, il che le
tornava assai utile, dato che passava gran parte del tempo ad allungarlo oltre
la siepe del giardino per spiare I vicini.
- Questa è la storia di un normalissimo bambino di nome Charlie Bucket. Non era più veloce, più forte o più intelligente degli altri bambini. La sua famiglia non era né ricca, né potente, né influente... a dire il vero, avevano a malapena di che mangiare. Charlie Bucket era il ragazzino più fortunato del mondo, ma non lo sapeva ancora.
La prima volta che ho visto Auggie Pullman avevo due giorni. Non me ne ricordo affatto, ovvio, però me lo ha raccontato mia mamma. Lei e papà mi avevano appena riportato a casa dall'ospedale, e anche i genitori di Auggie lo avevano appena riportato a casa dall'ospedale. Ma lui aveva già tre mesi, all'epoca. Era rimasto in ospedale tutto quel tempo perché aveva dovuto subire alcuni interventi che gli avrebbero consentito di respirare e deglutire da solo.